Pronti a partire?


"Avrai diverse ragioni. Ma dammene solo una, una sola ragione per cui hai deciso di lasciare il Paese e per cui sarà meglio 'là' rispetto a qua". In una piovosa domenica di ottobre, mi fissano interrogativi gli enormi occhi sgranati del ragazzone a cui sto vendendo la bicicletta rossa. La mia bici da corsa vintage, anni 70. Anche lei deve rimanere "qua". Anche lei, come tanti oggetti a cui tengo, è stata esclusa dal grande trasloco, sempre più vicino. 

Cosa c'è là? là c'è la Spagna. Là c'è la casa della persona che amo e che mi vive accanto da oltre 10 anni. Là c'è un Paese che mi ha sempre accolto con allegria, curiosità, rispetto. Non importa se mi trovavo lì come turista, studente o nuovo membro della famiglia. 

Qui c'è un Paese in cui, avendo viaggiato e vissuto all'estero, mi riconosco ogni volta di meno. Mezzo milione di italiani sono emigrati negli ultimi dieci anni, e di questi oltre due terzi non sono più tornati. Chissà se anche loro non accettavano un Paese fermo agli anni 80 per infrastrutture, burocrazia, norme sociali. Chissà se anche loro hanno avuto l'impressione che la vita di tutti i giorni può essere molto più facile, con un po' di rispetto e coscienza sociale. 

C'è chi lo accetta, c'è chi se ne va. Sara e io partiamo. Molti non capiscono la scelta, in diversi mi hanno fatto la stessa domanda del ragazzo della bici. Ma ci sono anche quelli che capiscono. Colti di sorpresa, ci mettono qualche istante, rimangono in silenzio, ma capiscono. E non chiedono nessun perché. Quelli che capiscono ti guardano, sorridono e annuiscono.


Autore: Marco Bragagni

Commenti

Amy ha detto…
Perfectly thought out and beautifully written. I am in The “smile and nod” category. XO

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