Il villaggio di Hornopiren

Hornopiren è un piccolo villaggio lungo la Carretera Austral, affacciato sull'oceano. Ci siamo fermati due giorni in questo posto incantato.

Isabel Allende descrive con bellissime parole la costa del sud del Cile, che a partire da qui "si sbriciola in una miriade di isole, isolette e scogli, creando un labirinto di canali, fiordi e baie. È un paesaggio selvaggio e solitario, dove la natura regna sovrana."
Proprio così. Qui nel piccolo villaggio di Hornopiren, sovrastato da imponenti vulcani innevati e circondato da fitte foreste pluviali, ci si sente abbracciati forte da Madre Natura.









Prima escursione nei dintorni: lago Cabrera. Lungo il sentiero, a volte scurissimo perché tracciato sopra una recente colata vulcanica, abbiamo incontrato vecchie segherie e bianchissimi alberi di larice abbattuti e tagliati. Da queste parti fino a pochi decenni fa i lavori erano quasi unicamente il taglialegna, il pescatore o il minatore. Poi, a rivoluzionare la vita e l'economia locale (nel bene e nel male) arrivarono le multinazionali. E ovviamente, i turisti. Oggi presenti, ma per fortuna ancora non invadenti. In quella del lago Cabrera e in varie altre escursioni, ci siamo ritrovati praticamente soli.
Il giorno successivo, alla scoperta della cascata del Rio Blanco. Non l'avevo vista in foto, non sapevo cosa avremmo incontrato, non ero pronto. E mi ha sopraffatto. Stavo per piangere quando mi si è aperta davanti, all'improvviso, dal fitto della vegetazione, con il suo specchio d'acqua color turchino. 





















Altra stupenda cascata, sempre a pochi passi dal paesino, nascosta in mezzo alla fitta foresta pluviale, è quella di Vejar. 




Qui a Hornopiren siamo stati ospitati da Carla, una ragazza dallo splendido sorriso, gentile e premurosa. Con lei abbiamo condiviso l'esperienza di una gita in barca, durante la quale abbiamo avvistato piccoli pinguini patagonici e molte foche, pigramente sdraiate sugli scogli di un'isola situata proprio di fronte al paesino.

E infine, dopo due giorni di permanenza,  e aver visto prodigiose bellezze della natura, a bordo di una "barcaza" e con un po'  di tristezza guardiamo allontanarsi lentamente il villaggio. Adios, piccolo, grande Hornopiren!
















Commenti

Anonimo ha detto…
Un itinerario che rammenta a chi dimentica quanto magnific sia la Madre Terra. Che guardare con venerazione è l'unica via per non perdersi.

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