Il viaggio infinito
Dopo la sorprendente scoperta del nord dell'Argentina, la nostra tappa successiva è San Pedro de Atacama, in Cile. È uno spostamento lungo che approfitteremo a fare in autobus notturno, per dormire buona parte del tragitto. Il viaggio si è complicato un po', principalmente a causa di condizioni meteorologiche avverse nella zona, e quelle che dovevano essere 10 ore si sono trasformate in 30, con due notti sull'autobus... ci sembra che il racconto di questa avventura meriti un post dedicato!
Partenza prevista del bus ore 1 della notte.
- 00.30 in base alle disposizioni doganali cilene, che impediscono il passaggio di qualsiasi cibo, finiamo gli ultimi viveri e ci avviciniamo al bus
- 00.35 l'autista, controllando i biglietti, ci informa che possono salire due Sara Gomez e nessun Marco Bragagni.... ! Lo risolveranno subito. Sparisce in un ufficio, insieme a due colleghi, con i nostri passaporti.
- 1.05 dopo solo mezz'ora esce con i biglietti corretti. Finalmente! Eravamo stanchi e infreddoliti per la pioggia battente e ininterrotta che si prolungava da due giorni. Possiamo salire al caldino del bus.
- 1.06 il veicolo parte, aria condizionata impostata a 2°C. Alla prima fermata salgono due pinguini.
- 5.00 circa, autobus si ferma ad un blocco stradale. Speriamo niente di grave, sarà un controllo...
- 8.00 riapriamo gli occhi, autobus ancora fermo nello stesso punto.
- 10.00 ancora nello stesso punto. Primi segni di disagio. Finiamo i nostri ultimi viveri: alcuni biscotti, pensando di ripartire a breve.... Errore!
- 12.00 Ancora lì, mentre circolano voci discordanti sui tempi di riapertura, che vanno dai 15 minuti alle 2 ore, a ritornare indietro. Ci lasciano finalmente uscire dal bus, impregnato di odori vari, per prendere aria fresca. Gli abitanti del vicino villaggio, fiutando l'affare, spacciano spaghetti in bianco con cotoletta alla milanese, a peso d'oro.
- 15.15 inaspettatamente, ripartiamo. Quando il morale era migliorato, interviene prontamente l'autista a mettere in TV video di reggaetton argentino a tutto volume. Sara ha un attacco incontrollato di risate. Inizia così l'impegnativa ascesa verso il passo di frontiera.
- 19.30 finiti i controlli doganali, e pronti a proseguire, ci informano che il passo è stato appena chiuso, causa neve. Dormiremo un'altra notte nel bus, accompagnati dall'odore di lama morto e dal mal di testa dovuto alla fame, o agli appena 4350 metri di questa incantevole zona di frontiera.
- 8.00 rimane da fare il controllo doganale dei bagagli, che spostiamo affannosamente causa mancanza di ossigeno.
- 11.30 sorprendente arriviamo a San Pedro di Atacama, con un lieve ritardo di sole 24 ore!
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Inés 💘